Un po’ di storia
Quella volta che Don Pietro telefonò a Bersellini…….
Correva l’anno 1976, la nuova Parrocchia dedicata a San Corrado Confalonieri era appena sorta nel periferico e giovane quartiere Duemila e il fondatore Don Pietro Petrilli lavorava all’ambizioso progetto di costituire una Associazione sportiva dilettantistica che si ponesse l’obiettivo di coniugare il dialogo, il gioco ed i valori cristiani; un dono fortemente voluto per i tanti giovani della zona e un bene prezioso da lasciare in eredità alla comunità intera.
Il quartiere stava cercando una sua identità, si popolava di giovani famiglie con bambini e si poneva il problema di fornire a questi ragazzi, occasioni di incontro, di crescita e di sano divertimento.
Non c’erano ovviamente tutte le proposte di intrattenimento odierne, ed il campo di gioco fungeva da vero polo di aggregazione.
Si costituì così un Consiglio Direttivo, venne redatto lo Statuto e ben presto la Libertas San Corrado ottenne l’affiliazione al CONI ed alla FIGC. Fu scelto come nome quello del patrono della Parrocchia e a lui si sono ispirati ed ancora ci si ispira per delineare i tratti distintivi di una attività sportiva che doveva guardare prima di tutto all’uomo.
Don Pietro ebbe una felice intuizione: contattò il suo illustre concittadino di Borgo Val di Taro, Eugenio Bersellini allora allenatore della Sampdoria e poi dell’Inter, del Torino e della Fiorentina, e pensò di giocare tutte sulle sue doti di convincimento per ottenere il sostegno, in un ideale gemellaggio, alla nascente compagine di San Corrado.
Detto fatto: da Genova arrivarono le maglie ufficiali della Samp e altro materiale tecnico utile per la squadra.
Da allora le casacche “ blucerchiate” contraddistinguono sui campi piacentini e non, i ragazzi della SANCO.